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YukiiJackson.
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Grazie mille Wendy... Però c'è ancora qualcosa che non torna... . -
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Sì Yukii...qualcosa che non torna c'è.
Però, per me, c'è qualcosa che non torna in entrambe le teorie: quella believer (hoax) e quella non believer.
E il fatto che non torni in entrambi i casi....mi fa propendere a pensare maluccio.... -
lisalovemj.
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Apriamo il nuovo anno con la notizia della nostra VITTORIA per la cancellazione del documentario sull’autopsia di Michael. Il network televisivo Discovery Channel, che aveva intenzione di mandarlo in onda nel Regno Unito e in altri paesi europei a partire dal 13 gennaio prossimo, lo ha POSTICIPATO A TEMPO INDEFINITO, citando come motivazioni l’imminente udienza di Murray del 4 gennaio e la richiesta dell’estate di Michael:
www.reuters.com/article/idUSTRE6BS3VZ20101231
Sappiamo che questo è un obiettivo centrato grazie alla partecipazione di TUTTI NOI, come per il ripristino del nome di Michael sulla targa dell’Auditorium della Gardner School di Los Angeles, anche in questa occasione UNIRCI TUTTI INSIEME SENZA MAI MOLLARE ci ha portato a conseguire un risultato che sembrava impossibile.
Ringraziamo di cuore TUTTI COLORO CHE NON CI FANNO MAI MANCARE LA LORO PARTECIPAZIONE per rendere onore e giustizia a Michael, teniamo sempre presenti questi successi per continuare ad avere LA FORZA, LA COSTANZA E LA PAZIENZA di LOTTARE PER LUI.
Un sereno 2011 pieno di notizie positive come questa a tutti voi!_________________
Oggi alle ore 09.00 di Los Angeles, LE ORE 18.00 IN ITALIA, Conrad Murray tornerà nell’aula di tribunale in cui si dovrà decidere se ci sono sufficienti prove contro di lui per processarlo con l’accusa di omicidio colposo ai danni di Michael. Ieri l’avvocato Thomas Mesereau è apparso in tv criticando aspramente la scelta del team di difesa di Murray orientato a enfatizzare la possibilità che Michael POSSA AVER ACCIDENTALMENTE UCCISO SE’ STESSO nel tentativo di autosomministrarsi il Propofol in un momento di forte frustrazione per la sua ostinata insonnia. Mesereau ha fatto capire quale sarà il solito atteggiamento riservato a Michael non solo dalla difesa di Murray, ma anche dai media: nonostante, ANCORA UNA VOLTA, Michael SIA LA VITTIMA, è lui che cercheranno di processare, piuttosto che quel “dottore” assassino. Prepariamoci a contrastare l’ennesima distorsione dei fatti che verrà tentata, dobbiamo unirci tutti insieme per far prevalere LA VERITA’ anche stavolta.
Il gruppo mj4justice seguirà l’udienza sul canale Ustream al quale è possibile accedere attraverso questo link:
www.ustream.tv/channel/conrad-murray-back-in-court
www.tmz.com/2011/01/03/michael-jack...death-propofol/__________________
PRIMA GIORNATA DI UDIENZA PRELIMINARE 4 GENNAIO 2011
E’ cominciata alle 09.00 di mattina PST (ore 18.00 italiane) del 4 gennaio 2011 la prima giornata di UDIENZA PRELIMINARE per l’omicidio di Michael. Vi ricordiamo che NON SI TRATTA DEL PROCESSO A MURRAY, queste udienze servono proprio PER STABILIRE SE TALE PROCESSO SI FARA’. Generalmente, negli Stati Uniti queste udienze hanno breve durata e coinvolgono semplicemente le forze di polizia ed il medico legale per raccogliere gli elementi che facciano decidere al giudice se ci sono gli estremi per un processo. DATA LA COMPLESSITA’ DELL’OMICIDIO DI MICHAEL, questo è un CASO ECCEZIONALE in cui avremo circa 2 SETTIMANE DI UDIENZE PRELIMINARI in cui l’accusa chiamerà a testimoniare circa 30 persone.
Alle 08.40 PST Katherine Jackson, La Toya Jackson e Jackie Jackson hanno raggiunto il tribunale. Randy Jackson ha twittato ieri poco prima dell’udienza informando i fan che non stava bene e per questo non avrebbe potuto presenziare alla prima giornata, ma conta di rimettersi per l’udienza di oggi 5 gennaio 2001. In tribunale era presente anche Nicole Alvarez (la madre del figlio di Murray), la persona con la quale Murray era al telefono quando si rese conto che Michael era in difficoltà. Alla donna è stato ordinato di tornare in aula venerdì prossimo. (Nessuna parentela tra lei e la guardia del corpo di Michael, Alberto Alvarez, solo omonimia).
NOTA IMPORTANTE: DI SEGUITO SONO RIPORTATE TUTTE LE INFORMAZIONI RACCOLTE DA DIVERSE FONTI, NELLO SPECIFICO:
AP: ASSOCIATED PRESS
FOX NEWS
LOS ANGELES TIMES
CNN
TMZ
USTREAM delle fan americane che fanno capo al gruppo mj4justice
L’udienza preliminare si è aperta con la dichiarazione del procuratore della contea di LA David Walgren, che rappresenta l’Accusa dello Stato della California (la parte a favore di Michael) contro il Dottor Conrad Murray.
Walgren ha dichiarato che:
Michael ERA GIA’ MORTO quando i paramedici arrivarono a casa sua;
Conrad Murray ha ATTESO 21 MINUTI (minimo 9 minuti, ma l’accusa dimostrerà che ne passarono oltre 20) per chiamare i paramedici e prima del loro arrivo ordinò ad una guardia del corpo (Alberto Alvarez) di aiutarlo a rimuovere le prove dalla stanza di Michael;
Conrad Murray HA PRATICATO IL CPR IN MODO SCORRETTO, CON UNA SOLA MANO E SUL LETTO piuttosto che su una superficie rigida;
Conrad Murray HA TENTATO DI NASCONDERE la somministrazione del Propofol a Michael. NON disse ai paramedici di aver dato a Michael questo farmaco, parlò solo delle benzodiazepine.
L’avvocato di Murray, Ed Chernoff, ha rifiutato di fare una dichiarazione di apertura.
Dalla famiglia Jackson arriva nuova conferma del fatto che MICHAEL POCO PRIMA DI MORIRE DISSE A SUA MADRE CHE PENSAVA CHE QUALCUNO AVEVA INTENZIONE DI UCCIDERLO… E CHE AVEVANO INTENZIONE DI FARLO PER IL SUO CATALOGO SONY.
Il primo testimone dell’accusa sarà Kenny Ortega.
Ortega ha ricordato che la collaborazione con Michael per il This is it è cominciata nel mese di Aprile 2009. Si vedevano 3/4 giorni alla settimana durante il periodo di produzione, 4/5 nel periodo delle prove. Michael provava nel tardo pomeriggio/sera, circa 6 ore al giorno. Michael gli disse che la ragione per la quale aveva deciso di tornare sul palco erano: un momento favorevole per esibirsi di nuovo; i suoi figli che avrebbero potuto godersi lo spettacolo; i suoi fan e ricordare alle persone di prendersi cura della terra e l’uno dell’altro. Dopo il tour, Michael voleva aiutarlo a dirigere film, amava fare film e aveva delle idee da condividere.
Ortega ha detto che agli inizi di giugno c’era stata una settimana in cui Michael SALTAVA LE PROVE SENZA SPIEGAZIONE, una situazione che GLI METTEVA ANSIA. Ha dichiarato di essersi preoccupato il 19 giugno quando Michael raggiunse lo Staples Center per le prove. “Sembrava NON stesse affatto bene. TREMAVA E RIUSCIVA A MALAPENA A PARLARE. Non era in condizioni di stare alle prove. Dava l’impressione di essere davvero smarrito. Era spaventoso. Non riuscivo a capirne il vero motivo. Non sapevo esattamente cosa non andava, MA SAPEVO CHE STAVA SUCCEDENDO QUALCOSA. Gli dissi: Michael, è questo il posto migliore per te in cui stare oppure vuoi andare a casa e stare con la tua famiglia? E lui rispose: Per te andrebbe bene (se andassi a casa)? Io dissi: Sì. E lui andò via.”
Il giorno dopo, 20 giugno 2009, ci fu un incontro a casa di Michael in cui erano presenti Ortega, Frank Di Leo, Randy Phillips e Murray. Ortega ha detto che gli sembrò chiaro che la riunione fosse stata indetta a causa sua, Murray era arrabbiato con lui per aver rispedito Michael a casa. Murray disse ad Ortega che non avrebbe dovuto farlo perché lo stato fisico e psicologico di Michael era buono e ad Ortega non era dato prendere decisioni di quel tipo perché non era né il medico né lo psicologo di Michael. Ortega ha detto che lui replicò a Murray che secondo la sua opinione, Michael il giorno prima non era sufficientemente in salute per stare sul palco, che se lo avesse fatto sarebbe stato pericoloso per lui e che in ogni caso quella di ritornare a casa era stata una scelta di Michael.
Per l’accusa è importante questo passaggio del 20 giugno per mettere in evidenza il fatto che a Murray non interessava la salute di Michael.
Ortega ha poi aggiunto che il 23 e il 24 giugno furono 2 magnifici giorni di prove e che Michael era felice e stava bene (il punto che l’accusa vuole sottolineare è che Michael NON era in difficoltà il giorno prima di morire, è stato il PROPOFOL a mandarcelo). Del 23 giugno ha detto: “Era il Michael che tutti noi conoscevamo. Era di ottimo umore e passammo una gran giornata.” In merito all’ultima conversazione che ebbe con lui: “Mi disse che era molto, molto felice. Che sentiva che il sogno era lì a portata di mano. Mi disse di ricordare a tutti quanto li volesse bene ed apprezzasse il loro duro lavoro”.
Ortega ha NEGATO DI AVER RICHIAMATO ALL’ORDINE MICHAEL nell’incontro del 20 giugno.
Ortega ha dichiarato di non aver MAI AVUTO NESSUNA CONVERSAZIONE CON KAREN FAYE riguardo le condizioni di salute di Michael.
L’accusa ha cominciato a ricostruire le sconsiderate azioni di Murray prima che Michael morisse chiamando a testimoniare l’assistente di Jackson Michael Amir Williams al quale Murray telefonò PRIMA della chiamata al 911.
Amir ha testimoniato che ricevette un agitatissimo messaggio sulla segreteria telefonica alle 12.13 del 25 giugno in cui Murray diceva: “Dove sei? Vieni immediatamente qui, sbrigati”. Amir ha raccontato che Murray gli disse che Michael aveva avuto una “brutta reazione” e c’era immediatamente bisogno di aiuto, ma Murray NON gli chiese di chiamare il 911. Amir chiamò poi Alberto Alvarez, guardia del corpo di Michael, chiedendogli di raggiungere l’ingresso principale. Amir ha detto che udì la voce di Murray in sottofondo e poi Alvarez riattaccò. Ha poi raggiunto la stanza di Michael dove ha visto Murray praticare il CPR in modo scorretto, stava sudando ed era fuori di testa.
Amir ha detto che quando erano in ospedale Murray gli parlò di una crema nella stanza di Michael della quale lui sapeva che a Michael non sarebbe piaciuto che il mondo venisse a sapere e voleva che qualcuno lo riaccompagnasse a casa di Michael per recuperarla. A lui sembrò una strana richiesta e anche le altre guardie del corpo furono riluttanti. Successivamente, Murray disse che sarebbe andato a pranzare e lasciò l’ospedale. Amir si è emozionato quando ha raccontato che i figli di Michael, pensando che il loro papà fosse ancora vivo, cominciarono ad elencare le sue allergie ai dottori e ha ricordato che fu Di Leo a dire loro che Michael non ce l’aveva fatta. Nel controinterrogatorio, Chernoff ha fatto domande ad Amir riguardo alla sua connessione con la Nation of Islam, gli ha chiesto quante volte salì nella camera da letto di Jackson (ai membri dello staff NON era permesso salire al piano di sopra A MENO CHE MURRAY non li istruisse a farlo, cosa che non avvenne quasi mai) e se è possibile che sulle siringhe o sulle fiale possano essere rinvenute le sue impronte e Amir ha risposto di non averne mai toccato una.
Terzo testimone: Faheem Muhammad, autista personale di Michael il 24 e il 25 giugno.
Faheem era nella stanza di Michael dopo che Murray notò che Michael non respirava più. Vide Murray in ginocchio fare pressione sul petto di Michael che giaceva sul letto in uno stato di panico. Murray chiese a lui e ad un’altra guardia del corpo (Alberto Alvarez) se qualcuno presente nella stanza conoscesse il CPR.
“Sapevo che Murray fosse un cardiochirurgo, quindi guardai Alberto scioccato (ricordando che Murray chiese se qualcuno era in grado di fare il CPR). Faheem ha ricordato che Prince e Paris erano vicini alla stanza di Michael, videro il loro papà sul letto con gli occhi e la bocca spalancati e Paris era inginocchiata sul pavimento a pregare mentre piangeva. Alla fine lui allontanò i bambini e la tata li portò via. Ha detto che dopo che Michael venne dichiarato morto all’UCLA, Murray gli disse che aveva fame e voleva andare via. Lui gli disse di mangiare all’ospedale, ma Murray se ne andò lo stesso.
Nel contrinterrogatorio, Chernoff ha fatto ammettere a Faheem che Murray parlò con la famiglia Jackson e con la polizia prima di andarsene.
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YukiiJackson.
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Siamo o no, l'armata dell'amore? ^^
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Grazie Lisa!
...e aggiungo...NO JUSTICE, NO PEACE!!!
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lisalovemj.
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QUARTA GIORNATA DI UDIENZA PRELIMINARE 7 GENNAIO 2011
La quarta giornata di udienza preliminare è stata caratterizzata da un importante affondo dell'accusa riguardo all'attesa da parte di Murray nel chiamare i soccorsi e dalle prime avvisaglie della strategia difensiva che punta all'autoiniezione della dose fatale di Propofol da parte di Michael.
Presenti i genitori di Michael e La Toya.
FONTI:
http://sprocket-trials.blogspot.com/
CNN
Los Angeles Times
TMZ
NOTA SULLE FONTI: Leggendo molte pagine di materiale per scrivere questi resoconti, continuo a notare imprecisioni e contraddizioni che secondo la mia opinione rendono impossibile distinguere le fonti "ufficiali" da quelle ufficiose, e nel caso di Michael ancor di più, visto che i media non hanno fatto altro che mentire sul suo conto. TMZ è stato il primo ad informare sulla morte di Michael, ma in questi 18 mesi e più ha pubblicato numerose notizie fasulle e anche alcuni aggiornamenti sulle udienze contraddicono ciò che è possibile leggere altrove. Escluderlo a priori, così come le altre fonti che presentano tutte, chi più chi meno, delle incongruenze, credo che non ci permetterebbe di avere quanto meno un quadro generale di quello che sta succedendo a Los Angeles, un quadro su cui però, come facciamo sempre, vi invitiamo a riflettere e fare le vostre verifiche, perchè purtroppo nessuna di noi è presente in aula, e anche se fosse così, sarebbe sempre bene da parte di ciascuno di voi approfondire le informazioni. Grazie.
L’accusa ha messo sotto i riflettori l’intricata vita privata di Conrad Murray chiamando sul banco dei testimoni tre amanti del dottore, due ex e una attuale.
Il primo ad essere ascoltato però è stato il detective Dan Myers della polizia di Los Angeles, che ha concluso la sua testimonianza cominciata nella sessione pomeridiana della terza giornata di udienza preliminare del 6 gennaio 2011.
Myers si occupò di esaminare i tabulati telefonici di Murray, con particolare attenzione all’intervallo temporale compreso tra la mezzanotte del 24 giugno fino alla conclusione del 25 giugno, contattando i numeri telefonici registrati allo scopo di identificare le persone che erano state chiamate.
Tali persone furono:
07:01 am, Andrew Butler, che identificò Murray come suo amico e dottore;
08:49am, Angelette Guild, che identificò Murray come un amico e suo medico;
09:23 am, Bioni Marissia, che identificò Murray come il padre di una sua amica;
10:22 am, la Acres Home e Cardiology Clinic in Texas;
10:34 am, Stacey Howel Ruggles, che disse di conoscere Conrad Murray e che era la sua assistente personale. Riferì al detective che Murray le aveva chiesto la sua collaborazione per una lettera relativa all’imminente tour di Londra;
11:07 am, di nuovo la Ruggles;
11:18 am, chiamata effettuata al 6802 contattato quel numero per 32 minuti di telefonata. Si trattava dell’ambulatorio di Murray a Las Vegas, dove il detective si recò personalmente;
11:26 am, telefonata a Murray da parte della Signorina Morgan;
11:51 am, Sade Anding (quindi, NON Nicole Alvarez, come da resoconto della terza giornata di udienza preliminare);
12:12 pm, Michael Amir Williams;
01:08 om, Nicole Alvarez.
Nel controinterrogatorio, la difesa ha cercato di approfondire il lavoro investigativo di Myers, che ha dichiarato di aver parlato con la Signorina Sade Anding alla quale risultava essere stata fatta la telefonata delle 11.51 am da Conrad Murray.
E’ della Anding la testimonianza che ha influito più direttamente sulla morte di Michael proprio perchè era al telefono con Murray nel periodo di tempo in cui il dottore si rese conto che Michael giaceva morente sul letto.
La Anding conobbe Murray più o meno alla fine di febbraio 2009 al Sullivan Steak House presso il quale lavorava servendo cocktail. Non è stata precisa nel ricordare l’orario in cui Murray le telefonò (secondo http://sprocket-trials.blogspot.com/, ha detto circa alle 12.30 pm del Texas, che ha una differenza di due ore dalla California, quindi secondo i suoi ricordi Murray la chiamò verso le 10.30. Secondo TMZ, non è chiaro se si riferisse al fuso orario del Pacifico o a quello del centro America.).
Ha detto che dopo i saluti, lei gli disse di ascoltare com’era andata la sua giornata, ad un certo punto sentì un altro telefono suonare, un trambusto come se il telefono fosse stato messo in una tasca o qualcosa del genere, delle voci borbottare, che non riconobbe, e poi la sua telefonata fu interrotta. Provò a richiamare Murray e a mandargli un messaggio senza ottenere risposta, cosa che ha definito insolita.
Considerando l’intervallo temporale di questa telefonata (telefonata 11.51 am della durata di 11 minuti) come quello nel quale Murray si rese conto delle condizioni di Michael (presumibilmente verso le 11.55 am) e la telefonata al 911 partita alle 12.21 PM, CI SONO ALMENO 20 MINUTI DI TEMPO DI ATTESA DA PARTE DI MURRAY PRIMA DI CHIAMARE I SOCCORSI PER MICHAEL CHE AVEVA SMESSO DI RESPIRARE.
Con Murray parlò più tardi, quando la polizia la raggiunse nella sua casa di Houston. Murray le chiese scusa per averla messa in questa situazione e le suggerì di parlare con il suo avvocato dopo aver conferito con la polizia.
Testimone successiva Bridgette Morgan, che ha dichiarato di aver conosciuto Murray in un club nel 2003 e di averlo chiamato quella mattina del 25 giugno, ma senza riuscire a parlarci.
L’attuale compagna di Murray, Nicole Alvarez, è stata tra le 3 quella trattenuta per più tempo, probabilmente perché l’interesse dell’accusa è collegare i costi finanziari della vita sentimentale di Murray con il suo desiderio di tenersi un lavoro per Michael da 150.000 dollari mensili.
La sua testimonianza è stata caratterizzata da molti “Non ricordo” e “Può ripetere la domanda?”. Tra i tanti vuoti di memoria, non ha ricordato: se Murray le aveva detto di essere ancora sposato quando cominciarono la loro relazione (i due si conobbero in un club nel 2005, il giudice ha accolto l’obiezione quando l’accusa voleva sapere quale fosse esattamente la sua qualifica professionale all’interno del club); quando esattamente venne a sapere di aspettare un bambino da Murray (nato a marzo 2009); quante volte a settimana Murray si tratteneva a dormire a casa sua nel 2009; quando apprese che lui lavorasse per Michael Jackson, dicendo semplicemente che “ad un certo punto” ne divenne consapevole, ma Murray non le parlò mai di questo suo lavoro.
Quando l’accusa le ha chiesto se Murray avesse contribuito a pagare l’affitto della sua residenza di 2.500 dollari al mese, ha risposto di no, che lei era un’attrice e stava lavorando a dei progetti.
La Alvarez sapeva che Murray sarebbe andato in Inghilterra. Era stata invitata a seguirlo, anche se non ricorda esattamente quando, ma era entusiasta all’idea e voleva andare insieme al bimbo.
Quando l’accusa le ha mostrato alcune ricevute dei corrieri espresso che facevano consegne per il Dottor Murray presso la residenza della Alvarez, fra le quali sei consegne dalla farmacia di Las Vegas (la farmacia presso la quale Murray si riforniva del Propofol) la donna ha esitato nel riconoscere la sua firma, non ha saputo indicare di chi fossero quelle che ha riconosciuto con certezza come non proprie e ha detto di non aver mai aperto nulla che fosse indirizzato a Murray. L’accusa le ha chiesto se aveva contattato l’avvocato Chernoff dopo la morte di Michael, lei ha risposto che non ce ne sarebbe stato motivo e che ha contattato l’avvocato solo dopo aver ricevuto un mandato di comparizione.
L’ultima testimonianza della giornata è stata di Elissa Fleak, un’investigatrice per il coroner della contea di Los Angeles, da 8 anni in questa posizione. Appresa la notizia della morte di Michael Jackson, la Fleak riuscì a raggiungere l’UCLA Medical Center alle 05.20 pm per fare delle osservazioni sul corpo del deceduto, ad esempio per cercare delle ferite da taglio. Ha detto che non fu trovato nulla. Ha specificato di aver ottenuto dallo staff medico dell’UCLA 4 campioni di sangue di Michael per le analisi tossicologiche. Dopo essere andata in ospedale, si recò a Carolwood per investigare a casa di Michael, nello specifico la zona della camera da letto. Fotografò degli elementi che ritenne pertinenti alla causa della morte e fece l’inventario di tutte le prescrizioni mediche che rinvenne nella stanza, riportato sui documenti del Coroner.
Le prescrizioni recuperate sono:
Flomax, clonazepam, diazepam, lorazepam, temazepam, trazodone e tizanidine.
Furono raccolte diversi flaconi di pillole (Vicodin), e tubetti di Lidocaina sul comodino. C’era anche il Benoquin.
La Fleak documentò anche chi era il dottore che aveva fatto quelle prescrizioni e ne risulta che:
Diazepam (Valium), Flomax, Lidocaina, lorazepam (Ativan), temazepam erano state prescritte dal Dr. Murray; il Clonazepam e il trazodone dal Dottor Metzger; nome mancante prescritto dal Dr. Klein (è presumibile il Benoquin visto che è il farmaco usato nel trattamento della vitiligine).
Alla Fleak sono state mostrate le foto della stanza di Michael per riconoscere tutti gli oggetti presenti: siringhe sul tavolo, aghi sul pavimento, una sacca dell’urina, diversi assorbenti per l’urina, una scatola aperta di aghi ipodermici, un catetere intravenoso, una sacca con soluzione salina.
E due flaconi vuoti: uno di Propofol da 200 mg, l’altro potrebbe essere midazolam (la nota di trascrizione è incerta sul secondo farmaco).
La Fleak fece una seconda ispezione nella casa di Michael il 29 giugno 2009, informata dai detective che c’era ulteriore materiale investigativo nella casa. Alla camera da letto di Michael era allegata un’altra stanza, per descriverla sono state mostrate delle foto, sembra ci fosse una zona armadio della grandezza di una camera normale dove sono state recuperate altre prove, tra cui un flacone di Propofol all’interno di una sacca tagliata e altre 6 fiale di Lidocaina.
Dopo aver letto anche l’inventario di tutto questo altro materiale ritrovato il 29 giugno, l’accusa ha chiesto se era corretto dire che in totale la Fleak aveva contato 11 FLACONI DI PROPOFOL (alcuni sono da 100 ml, altri da 20 ml) e lei ha risposto di sì. In aggiunta a quello vuoto trovato sul pavimento il 25 giugno, nella stanza di Michael ERANO 12 I FLACONI DI PROPOFOL.
Nel controinterrogatorio alla Fleak, la difesa del Dottor Murray ha cominciato a delineare la propria strategia di difesa, che punta sul fatto che Michael Jackson, per la frustrazione di non riuscire a dormire quel giorno, si sia autoiniettato da solo la dose di Propofol che alla fine lo ha ucciso. Un avvocato del team di difesa, J. Michael Flanagan, ha fatto ad Elissa Fleak alcune domande che alludono a questa teoria, ad esempio se per Jackson fosse stato possibile raggiungere le siringhe dal letto, ma in questo caso il giudice ha accolto l’obiezione dell’accusa.
Le udienze preliminari riprenderanno lunedì 10 gennaio alle 09.00 PST (ore 18.00 in Italia)._____________________
L'ACCUSA DI OMICIDIO COLPOSO E' ADEGUATA AL CASO DI MURRAY? ANALISI DEL REATO E AZIONI PER LA MAGGIORAZIONE DELLE ACCUSE
Dopo la prima settimana di udienze preliminari, sono emersi molti elementi che a nostro avviso giustificano la mobilitazione dei fan di Michael per fare in modo che le accuse contro il Dottor Murray vengano maggiorate.
Con questa discussione vogliamo aiutare tutti a capire:
- perché allo stato attuale il Dottor Murray è l’unico imputato contro il quale le autorità stanno agendo;
- quali sono le differenze tra le ipotesi di reato di omicidio previste dall’ordinamento americano;
- cosa giustifica la nostra convinzione sulla necessità di aggravare il capo d’imputazione contestato a Conrad Murray e in che modo è possibile farlo.
Attualmente, il procedimento giudiziario the People vs. Murray è nella fase del “preliminary hearing”, ovvero dell’udienza preliminare.
Direttamente dal sito del sistema giudiziario della California, www.california-law.org/The_Criminal_Process.aspx, la definizione di udienza preliminare è la seguente:
“Le udienze preliminari si tengono per tutti i reati criminali al fine di riconsiderarne la causa probabile. Sono necessarie al Giudice per stabilire se sussistono prove sufficienti a supportare le accuse contro l’imputato. Una volta che il giudice abbia determinato se la causa probabile ha ragione di esistere, invia il caso alla Corte Suprema per il processo. DURANTE LE UDIENZE PRELIMINARI, il DA (District Attorney: Procuratore Distrettuale) O il GIUDICE POSSONO RAFFORZARE LE ACCUSE A CARICO DELL’IMPUTATO E/O MODIFICARE LA PENA.”
Nel procedimento the People vs. Murray, l’imputato allo stato attuale è accusato di Involuntary Manslaughter.
Definizione di involuntary manslaughter: l’azione di uccidere illegalmente un altro essere umano NON intenzionalmente.In Italia, tale reato prende il nome di Omicidio Colposo.
Quello su cui vi chiediamo di riflettere, alla luce delle testimonianze presentate durante i primi giorni del “preliminary hearing”, è l’adeguatezza di questo capo d’imputazione contro il Dottor Murray che NON GLI ATTRIBUISCE L’INTENZIONE di uccidere Michael.
L’involuntary manslaughter può essere di due tipi, uno secondo il quale la morte dell’altra persona avviene a causa di un elevato grado di negligenza o sconsideratezza (il caso attualmente contestato a Murray), l’altro quando qualcuno provoca la morte altrui mentre commette o tenta di commettere un’azione illegale (ad esempio, nel caso dell’investimento stradale).
Conrad Murray ha agito con grave negligenza quando ha praticato la somministrazione del Propofol, un farmaco anestetico che può essere utilizzato ESCLUSIVAMENTE in presenza di macchinari di rianimazione come nelle sale operatorie, a casa di Michael e senza avvalersi dell’equipaggiamento medico NECESSARIO. Come da rapporto del coroner di Los Angeles, la morte di Michael è stata causata da un’ACUTA INTOSSICAZIONE DA PROPOFOL, in associazione con gli effetti delle benzodiazepine. In quanto medico personale di Michael, Murray AVEVA IL DOVERE di garantirgli tutte le condizioni di sicurezza nel trattamento terapeutico di sua responsabilità (e questo indipendentemente da qualunque eventuale problema di dipendenza da farmaci di Michael).
Resta però da valutare l’INTENZIONALITA’ di Murray nel provocare la morte di Michael dal suo gesto sconsiderato e dalla sua negligenza.
Per aiutarvi a fare le vostre considerazioni, oltre a suggerirvi di rileggere i resoconti delle udienze, che trovate qui nell’area discussioni, vi proponiamo una breve analisi sul reato di omicidio nell’ordinamento penale americano, in particolare nello stato della California.
E’ d’obbligo precisare che Il reato di omicidio nel diritto degli Stati Uniti manca di una disciplina unitaria in quanto la definizione del contenuto del reato e dei criteri e modi in cui viene punito spetta alla competenza dei singoli stati. È tuttavia possibile riconoscere una serie di elementi comuni alle diverse legislazioni statali e tracciare un quadro generale del reato di omicidio nella legislazione americana.
La legislazione penale americana, manca di una figura delittuosa unitaria di omicidio e individua una serie di delitti distinti a seconda della gravità con cui l'uccisione di un uomo viene compiuta. Anche da un punto di vista terminologico si tratta di reati indicati con nomi diversi.
Vediamo quindi come vengono definiti gli altri reati di omicidio previsti oltre all’involuntary manslaughter.
Voluntary Manslaughter: l’omicida non aveva intenzione di determinare la morte dell’altra persona, ma l’ha voluta subito dopo un’improvvisa lite o al culmine della passione.
Quando si verificano alcune circostanze soggettive attinenti all’autore del reato e circostanze oggettive relative alla modalità di esecuzione dell’azione criminosa che vanno oltre la semplice incuria o la volontarietà successiva ad una particolare reazione emotiva, si parla di MURDER.
First degree Murder: è la forma più grave di omicidio. Generalmente perché un omicidio venga classificato di primo grado è necessario dimostrare che il reato sia il risultato di un disegno criminoso volto all'uccisione di un uomo. Si parla in proposito di malice aforethought, cioè di PREMEDITAZIONE del reato di omicidio.
Second degree Murder: solitamente riguarda quei casi in cui si può parlare di gravi lesioni INTENZIONALMENTE provocate ai danni di un’altra persona anche se tali lesioni non sono state premeditate o pianificate.
Sebbene secondo noi nella dinamica dell’omicidio di Michael ci siano anche elementi che potrebbero implicare una premeditazione da parte di Murray, la particolare efferatezza che contraddistingue la maggior parte degli omicidi di primo grado e la fase in cui attualmente si trova il procedimento giudiziario a carico del dottore ci porta a pensare che la mobilitazione internazionale promossa dai fan per fare pressione sull’omicidio di secondo grado, e non di primo grado, sia stata scelta per aspettative di successo più realistiche.
L’INTENZIONALITA’ dell’azione criminosa del Dottor Murray a nostro parere si evince da:
1.IL TEMPO CHE HA ASPETTATO PER CHIAMARE IL NUMERO DI EMERGENZA 911 (ALMENO 20 MINUTI) DOPO ESSERSI ACCORTO CHE MICHAEL NON RESPIRAVA PIU’
2.LE MANOVRE DEL CPR (Cardiopulmonary Resuscitation: Rianimazione Cardiopolmonare) SVOLTE IN MODO DEL TUTTO INADEGUATO (con una sola mano e sul letto anziché su una superficie rigida), che è IMPOSSIBILE pensare gli fossero ignote vista la sua qualifica di cardiologo
3.LE REGISTRAZIONI DEI TABULATI TELEFONICI CHE DIMOSTRANO ALTRE OPERAZIONI PRIMA DELLA 1° TELEFONATA CHE FA RIFERIMENTO ALLE CONDIZIONI DI MICHAEL, OVVERO L’ALLARME AL BODYGUARD MICHAEL AMIR WILLIAMS
Queste considerazioni risultano solamente dalle testimonianze rese nelle 4 giornate di udienza preliminare dei giorni scorsi, visto che altri elementi emersi precedentemente nel corso delle indagini (ad esempio, le incongruenze sulle dosi di Propofol che Murray ha dichiarato alla polizia e quelle rinvenute nel corpo di Michael dal referto autoptico) non sono stati ancora riesaminati.
Secondo noi, sono più che sufficienti per fare richiesta al DA David Walgren e al Giudice Michael Pastor di elevare il capo d’accusa contro Conrad Murray da omicidio colposo a omicidio di secondo grado.
Ricordiamoci che fino a quando non saranno accertate le responsabilità di Murray, NON è pensabile che l’omicidio di Michael venga contestato ad altre persone all’infuori del dottore. Murray è il primo dei CRIMINALI DA ASSICURARE ALLA GIUSTIZIA. Dimostrare che abbia intenzionalmente ucciso Michael potrebbe (il condizionale è d'obbligo) portare ad indagare sul movente e coinvolgere altre persone, come ben sappiamo.
Le informazioni che siamo riuscite a reperire sono discordanti riguardo al fatto che il Giudice Pastor possa aggravare il capo d’imputazione contro Murray SOLO DOPO CHE sia stato il DA ad avanzare questa esplicita richiesta oppure, richiesta fatta o meno, decida egli stesso di cambiare l’imputazione. Anche nel primo caso comunque, cioè dopo che il DA abbia presentato l’aggravio, la decisione finale compete sempre al Giudice.
Riteniamo quindi importantissimo sollecitare sia i Procuratori Distrettuali che il Giudice Pastor.
Inoltre, ci è stato detto che, una volta concluse le udienze preliminari, il Giudice o il DA NON POSSONO PIU' mutare la pena (rendendola più gravosa) per le accuse contro Conrad Murray.
Quindi, ABBIAMO TEMPO FINO A GIOVEDI’ PROSSIMO, 13 GENNAIO 2011, QUANDO DOVREBBE ESSERE CONVOCATA L’ULTIMA GIORNATA DI UDIENZA PRELIMINARE.
Per esortare i Procuratori Distrettuali David Walgren e Deborah Brazil, è stata aperta una petizione al seguente link:
www.petitiononline.com/mod_perl/signed.cgi?justs4MJ&1
Preghiamo tutti voi di firmarla e farla girare in ogni spazio web che vi viene in mente.
Vi invitiamo inoltre a contattare i DA David Walgren e Deborah Brazil:
tramite email all’indirizzo [email protected]
oppure
andando sul form di contatto del loro ufficio all’indirizzo http://da.co.la.ca.us/feedback.htm#feedback, da compilare con tutti i dati obbligatori (potete tranquillamente usare il vostro indirizzo italiano, alla voce “State” inserite: IT, anche per lo “Zip Code” nessun problema ad usare il vostro CAP) e inviando il vostro commento (se il commento sarà stato inviato con successo, dopo circa un minuto la pagina verrà reindirizzata ad una notifica)
prendendo come esempio questo messaggio:
Dear Honorable Los Angeles Deputy District Attorneys David Walgren and Deborah Brazil,
I’m a member of a large group of people demanding appropriate Justice for the Murder of Mr. Michael Jackson.
We respectfully request an immediate increase of the Involuntary Manslaughter charges against Dr. Conrad Murray.
Based on the facts that have been presented in the case of The People of the State of California vs. Conrad Murray, we are convinced Dr. Murray is responsible for the Death of Mr. Michael Jackson and has displayed a careless, reckless, and intentional disregard for his life.
We are respectfully demanding that Mr. Michael Jackson be treated with the same rights afforded to each and every other American citizen.
We are firm in our belief that the Charges Are Not Sufficient in this case and we are respectfully demanding an amended increase of the charges that are appropriate with the facts of this case.
THE FACTS:
Dr. Murray administered Propofol in a residential home setting without the aid of appropriate medical equipment to monitor his patient, Mr. Michael Jackson.
Dr. Murray, a Cardiologist, knowingly performed Cardiopulmonary Resuscitation (CPR) on a bed contrary to medical guidelines on the proper method to perform effective CPR.
Dr. Murray left the room for an unspecified amount of time after injecting high levels of Propofol into Mr. Jackson. Given Dr. Murray’s Medical credentials, we find it hard to accept, he was unaware of the grave danger.
Dr. Murray did not use sound judgment nor exhibit good faith and wasted precious time in calling for 9-1-1 assistance, which we believe is extreme willful misconduct.
Dr. Murray did not tell the truth regarding the Propofol he administered to Mr. Michael Jackson as those amounts are not supported by the autopsy findings of Mr. Michael Jackson.
There seems to be deliberate inconsistencies in the timeline provided by Dr. Murray.
Clearly, we feel all of the evidence supports a premeditated abandonment of Dr. Conrad Murray’s Hippocratic Oath as a Medical Doctor.
In addition, it is our strong belief that Dr. Murray’s deliberate actions warrant a charge of nothing less than Murder in the Second Degree!
We represent millions of interested people around the Country and the World, who are dedicated to this case and its final outcome.
Thank you very much in advance for your prompt attention to this very, very important request. We look forward to your immediate action.
Respectfully submitted,
Firma
TRADUZIONE:
Ill. mo Procuratore Distrettuale David Walgren e Deborah Brazil,
faccio parte di un vasto numero di persone che pretendono sia fatta giustizia in modo appropriato per l’omicidio del Sig. Michael Jackson.
Noi chiediamo rispettosamente un incremento immediato delle accuse di omicidio colposo contro il dottor Conrad Murray.
In base ai fatti che sono stati presentati, nel caso “Il popolo dello Stato della California contro Conrad Murray”, siamo convinti che il dottor Murray sia responsabile della morte del Sig. Michael Jackson per aver mostrato un negligente, imprudente e intenzionale disprezzo per la sua vita.
Stiamo chiedendo rispettosamente che il signor Michael Jackson venga trattato con gli stessi diritti concessi ad ogni altro cittadino americano.
Siamo fermamente convinti che le accuse in questo caso non siano sufficienti e stiamo chiedendo rispettosamente di modificare le accuse in modo appropriato ai fatti di questo caso.
I FATTI:
Il dottor Murray ha somministrato il Propofol in un ambiente domestico senza l'ausilio di attrezzature mediche adeguate per controllare il suo paziente, il signor Michael Jackson.
Il Dr. Murray, un cardiologo, ha consapevolmente effettuato la rianimazione cardiopolmonare su un letto contrariamente alle linee guida mediche sul metodo corretto per praticarla in modo efficace.
Il dottor Murray lasciò la stanza per un intervallo non specificato di tempo dopo l'iniezione di elevati dosaggi di Propofol al Sig. Jackson. Date le credenziali mediche del dottor Murray, facciamo fatica ad accettare che lui non fosse a conoscenza del grave pericolo.
Il dottor Murray non ha utilizzato un sano giudizio né ha mostrato buona fede ed ha sprecato tempo prezioso nel chiedere assistenza al 9-1-1, che a nostro avviso è estremo dolo.
Il dottor Murray non ha detto la verità riguardo al Propofol che ha somministrato al Sig. Michael Jackson dal momento che tali dosi non sono supportate dai risultati dell'autopsia del Sig Jackson.
Sembrano esserci deliberate incongruenze nella linea temporale fornita dal Dottor Murray.
Chiaramente, riteniamo che tutte queste prove supportino una consapevole violazione del Giuramento di Ippocrate da parte del dottor Murray.
Inoltre, è nostra ferma convinzione che il deliberato comportamento del dottor Murray giustifichi un capo di imputazione che non sia inferiore all’ Omicidio di secondo grado!
Noi rappresentiamo milioni di persone coinvolte da questo caso in tutto il mondo, dedite ad esso e interessate al suo esito finale.
Grazie mille in anticipo per la vostra sollecita attenzione a questa richiesta molto, molto importante.
Restiamo in attesa di un intervento immediato.
Con rispetto,
Firma
Stiamo infine preparando una lettera collettiva che vi chiederemo di firmare per recapitarla direttamente al DA David Walgren via fax.
Per contattare il giudice Michael Pastor non è purtroppo reperibile alcun indirizzo email o numero fax, ma cercheremo di consegnare la nostra lettera collettiva ad una fan sul posto per farla spedire al seguente indirizzo:
Onorevole Giudice Michael E. Pastor
State of California Superior Court, Los Angeles County
Clara Shortridge Foltz Criminal Justice Center
210 West Temple Street
Los Angeles, CA 90012
Telefono: (213) 974-5731
Info prese dal sito:http://www.lasuperiorcourt.org/
Ecco infine un elenco di indirizzi email dei media da utilizzare per richiamare l’attenzione sulla nostra istanza:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
PREGHIAMO CIASCUNO DI VOI DI PARTECIPARE A QUESTE INIZIATIVE E AIUTARCI A DIFFONDERLE IL PIU' POSSIBILE.
Grazie.
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lovelives4ever.
User deleted
CITAZIONENOTA SULLE FONTI: Leggendo molte pagine di materiale per scrivere questi resoconti, continuo a notare imprecisioni e contraddizioni che secondo la mia opinione rendono impossibile distinguere le fonti "ufficiali" da quelle ufficiose, e nel caso di Michael ancor di più, visto che i media non hanno fatto altro che mentire sul suo conto. TMZ è stato il primo ad informare sulla morte di Michael, ma in questi 18 mesi e più ha pubblicato numerose notizie fasulle e anche alcuni aggiornamenti sulle udienze contraddicono ciò che è possibile leggere altrove. Escluderlo a priori, così come le altre fonti che presentano tutte, chi più chi meno, delle incongruenze, credo che non ci permetterebbe di avere quanto meno un quadro generale di quello che sta succedendo a Los Angeles, un quadro su cui però, come facciamo sempre, vi invitiamo a riflettere e fare le vostre verifiche, perchè purtroppo nessuna di noi è presente in aula, e anche se fosse così, sarebbe sempre bene da parte di ciascuno di voi approfondire le informazioni. Grazie
chissà come mai.....CITAZIONELa sua testimonianza è stata caratterizzata da molti “Non ricordo” e “Può ripetere la domanda?”.
sa di cosa si sta parlando??..CITAZIONEQuando l’accusa le ha chiesto se Murray avesse contribuito a pagare l’affitto della sua residenza di 2.500 dollari al mese, ha risposto di no, che lei era un’attrice e stava lavorando a dei progetti.
e' attrice anche in questo processo??...
. -
lisalovemj.
User deleted
QUINTA GIORNATA DI UDIENZA PRELIMINARE 10 GENNAIO 2011
Nella 5 giornata di udienze preliminari, le testimonianze sono state programmate per le ore 10.00 PST (19.00 in Italia). Alle ore 09.00 PST, comunque, si è svolta un’udienza per riesaminare le mozioni e altri argomenti con i procuratori, in particolare i tabulati telefonici di Murray.
Una notizia certamente non buona è che uno degli avvocati del dottor Murray, J. Michael Flanagan, è noto per essere stato l’unico avvocato ad aver ottenuto l'assoluzione di un suo assistito della California in un altro caso che coinvolgeva il Propofol.
In aula sono presenti i genitori di Michael, La Toya, Jackie, Randy, Janet e Jermaine.
FONTI:
http://sprocket-trials.blogspot.com/
CNN
Los Angeles Times
TMZ
Il Giudice Pastor ha decretato che i dati ottenuti dall’iPhone di Murray possono essere ammessi come prova. Secondo l’avvocato di Murray, Ed Chernoff, il telefono contiene un po’ di brevi messaggi nella segreteria telefonica e 12 screenshot. L’accusa ha usato i tabulati per ricreare la sequenza temporale che mostri ciò che fece Murray il giorno in cui Michael morì.
A salire per primo sul banco dei testimoni in questa 5° giornata di udienza preliminare, STEPHEN J. MARX, che il 28 luglio 2009 fu l’esperto forense di computer nell’agenzia federale antidroga che fa capo al dipartimento di giustizia degli Stati Uniti (DEA: Drug Enforcement Administration). Ora è in pensione.
Marx fece un’analisi dell’iPhone e ha confermato di aver trovato degli screenshot in formato jpeg e che da alcuni di essi è possibile risalire alla data di quando la persona li ha visualizzati sul telefono perché contengono la data dell’immagine.
Walgren ha chiesto conferma di uno screenshot datato 25 giugno 2009, ore 09.45 am, che si può dire sia stato visualizzato da Murray e di un’email memorizzata sul telefono in cui c’era il saluto: “Ciao Conrad” firmata da Bob Taylor, un mittente con sede a Londra di una compagnia di assicurazione. L’email portava l’orario 05.54 am che è corretto dire si riferisse a quello di LA, non di Londra. Il contenuto dell’email riguardava specifiche richieste riguardo la salute di MJ. “Tu sei l’unico dottore che è stato consultato durante quel periodo? Le tue cartelle cliniche risalgono al 2006, quando hai incontrato MJ per la prima volta?”
A questa email Murray rispose alle 11.17 am del 25 giugno dicendo che GLI ERA STATA NEGATA L’AUTORIZZAZIONE al rilascio delle cartelle cliniche di Michael per ottenere l’assicurazione e che in merito alle dichiarazioni rilasciate dalla stampa sullo stato di salute di Michael c’è la volontà... (il transcript per ora disponibile in rete non continua la frase).
C’erano anche email inoltrate dalla compagnia di assicurazione e rimandate al mittente.
Una testimoninanza cruciale della gionata è stata quella di Tim Lopez, proprietario di una farmacia di Las Vegas, l’Applied Pharmacy Services.
Conrad Murray la prima volta contattò la farmacia nel 2008 identificandosi come afro-americano con alcuni pazienti afro-americani affetti da vitiligine e chiedendo per loro il Benoquin. Il farmacista non fu capace di reperire il farmaco ma nessuno dei due ritelefonò all’altro. A marzo 2009, Murray richiamò la farmacia chiedendo nuovamente il Benoquin.
Stavolta il farmacista riuscì a rifornire Murray ad aprile che poi chiese se era possibile che le consegne dei farmaci potessero essergli fatte presso il suo ufficio. Alla fine di aprile, Murray tornò dal farmacista per dirgli che era soddisfatto della crema e chiedendogli se era in grado di fornirgli farmaci per le altre sue cliniche, chiedendo il Propofol e delle soluzioni saline.
Dopo aver ricevuto l’informazione sul prezzo, Murray fece un ordine telefonico di Propofol e soluzioni saline.
Da questo momento fino alla morte di Michael, Murray continuò a rifornirsi di Propofol (2 specifiche formulazioni di questo farmaco) presso la farmacia di Lopez per un totale di:
255 FIALE: 130 FIALE da 100 ml e 125 FIALE da 20 ml
Il primo ordine di Propofol fu consegnato tramite corriere espresso presso l’ufficio di Las Vegas di Murray. Murray chiese al farmacista se parte dell’ordine poteva essere consegnato a Santa Monica, Los Angeles. Murray disse che aveva una clinica al centro di Los Angeles. Il farmacista verificò l’indirizzo di Nicole Alvarez, la compagna di Murray, a Santa Monica e cominciò a spedire presso di esso gli ordini dei farmaci.
Le spedizioni fatte presso il domicilio di Nicole Alvarez furono 6.
Primo ordine con spedizione a Santa Monica 28 Aprile 2009: Oltre al Propofol, Murray ordinò due confezioni di diazepam per un totale di 20 flaconi e 1 confeziona di lorazepam per un totale di 10 flaconi. Richiese le forme iniettabili di questi farmaci (il lorazepam era disponibile anche per via orale).
Durante una conversazione telefonica per effettuare un ordinativo, Murray richiese al farmacista delle formulazioni ENERGETICHE, ovvero che avrebbero INCREMENTATO l’insonnia. Il farmacista suggerì alcuni farmaci che avevano l’effetto di AUMENTARE LA VIGILANZA. Murray non voleva che fossero non-narcotici (verificare: i non narcotici sono quei farmaci che non agiscono sul sistema nervoso centrale) e voleva che fossero il più possibile naturali. Murray non voleva qualcosa soggetto a prescrizione medica, ma qualcosa da banco. Il farmacista gli disse che doveva necessariamente prendere qualche formulazione che contenesse caffeina.
Murray disse al farmacista che ERA EGLI STESSO AD AVERE BISOGNO DI QUESTI ENERGIZZANTI, il farmacista gli riferì alcune idee e gli disse che poi gli avrebbe fatto sapere.
Poi Murray gli disse che il suo paziente si stava lamentando DEL DOLORE PER LE INIEZIONI e gli richiese la lidocaina (che è disponibile in crema gel e in forma iniettabile).
Secondo ordine con spedizione a Santa Monica 12 Maggio 2009: Il farmacista consegnò a Murray 60 grammi della formulazione in crema di lidocaina al 2% che aveva preparato per lui.
Gli fornì anche il flumazenil, che è un farmaco che serve ad invertire gli effetti delle benzodiazepine.
Terzo ordine con spedizione a Santa Monica 14 Maggio 2009: Breve discussione sulla formulazione del Benoquin, di cui Murray si era già lamentato perché riteneva che fosse troppo grassa. Il farmacista lavorò su una formulazione diversa per risolvere il problema. Murray inoltre gli fece presente che la lidocaina al 2% non era forte abbastanza, così il farmacista la fece al 4%. Gli consegnò dei campioni di questi farmaci a formulazione nuova e 60 grammi di lidocaina al 4% in crema.
A quel tempo, il farmacista stava programmando un viaggio a Los Angeles quindi chiese a Murray se voleva che questa consegna gliela facesse in aeroporto, così da risparmiare i costi di spedizione. Murray gli rispose che non era necessario e che la spedizione tramite FedEx all’indirizzo di Santa Monica andava bene.
Quarto ordine con spedizione a Santa Monica 1 Giugno 2009: Nuova conversazione sugli ENERGIZZANTI. Da banco erano disponibili 3 farmaci che il farmacista poteva combinare insieme in un’unica capsula, chiese a Murray se era d’accordo con questa combinazione di CAFFEINA, EFEDRINA E ASPIRINA. Murray rispose di sì ed il farmacista preparò 30 capsule con questa formulazione che incluse in questa spedizione.
Quinto ordine con spedizione a Santa Monica 10 Giugno 2009: Nuova spedizione con LIDOCAINA, ma stavolta iniettabile, e altre 30 capsule di questo ENERGIZZANTE formulato dal farmacista con la combinazione di CAFFEINA, EFEDRINA e ASPIRINA.
Sesto e ultimo ordine con spedizione a Santa Monica 15 Giugno 2009: Murray gli fece sapere che era soddisfatto degli ENERGIZZANTI e richiese il prezzo. Ordinò altri articoli: 10 LITRI di Lorazepam iniettabile, 20 flaconi di DIAZEPAM iniettabile e 12 sacche di soluzione fisiologica.
Durante tutti questi ordini, Murray non nominò mai il nome di alcun paziente che avrebbe utilizzato i farmaci di questi ordini.
Il farmacista ha ricordato che la sua ultima conversazione telefonica con Murray risale al 23 o al 24 giugno 2009. C’era molto rumore e sembrava che Murray fosse alla guida della sua auto con il finestrino aperto.
A questo punto l’accusa ha verificato insieme al testimone tutte le varie fatture e ricevute di spedizione degli ordinativi di Murray. Risultano tutte consegnate all’indirizzo di Santa Monica di Nicole Alvarez (una volta c’è stato un errore ortografico del cognome della Alvarez, poi verificato, e un’altra volta la ricevuta di spedizione porta la firma di una persona che pare corrisponda al nome di P. Mason).
Nel controinterrogatorio, il farmacista ha spiegato che l’unica verifica che compete loro per spedire i farmaci è assicurarsi che l’ordine provenga da un dottore con licenza medica, che Murray fornì al momento del primo ordine (provenienza Nevada) mentre non c’è l’obbligo di verificare che l’indirizzo di spedizione corrisponda effettivamente ad una clinica. Il farmacista ha detto che Murray era l’unico dottore al quale spediva il Propofol e poi ha specificato che il contenuto di queste fiale si può estrarre attraverso un ago.
E’ il momento del Testimone n° 19: JAIME LINTEMOOT.
E’ una Criminalista Senior presso l’ufficio del Coroner di Los Angeles.
Nel suo lavoro, ha competenze tossicologiche e di analista di sostanze e raccoglie le prove dai corpi delle vittime. Dal 2001, lavora come tecnico tossicologo e risponde che è corretto affermare abbia diretto migliaia e migliaia di test tossicologici e che ha familiarità con il Propofol.
Prima del 2005, non esisteva un metodo per determinare la presenza del Propofol nel corpo di una vittima, lei è stata ricercatrice e risolutrice di questo problema.
Sin dai primi esami diagnostici, emerse che nel corpo di Michael era presente il Propofol.
Le analisi sono state condotte su campioni dei tessuti del corpo di Michael (cuore, intestino, ecc) che tutti hanno rilevato la presenza del Propofol. Dai campioni, sono risultati anche il Lorazepam, il Diazepam, il Midazolam. Il test dell’efedrina è risultato negativo nei tessuti del cuore, ma positivo nell’urina, urina recuperata dalla sacca attaccata al catetere.
La criminalista ha fatto dei test anche su una siringa e su un ago separato dalla siringa, test che possono rilevare la presenza del Propofol ma non la specifica quantità.
Il test sul barilotto della siringa ha evidenziato la presenza di Propofol e Lidocaina.
I test sono stati fatti anche sul kit per l’intravenosa, di cui la criminalista ha disegnato un diagramma non in scala che descrive la sacca, i tubicini (uno lungo e uno corto), il morsetto.
Sulla sacca ed il tubicino lungo non è stata trovata nessuna traccia di farmaco, mentre sulla siringa si ribadisce la presenza di Propofol, Lidocaina e Proflazonil e sul tubicino il Propofol e il Flumazenil.
L’avvocato Flanagan ha condotto il controinterrogatorio della criminalista alla quale ha fatto delle domande in merito a 70 grammi di liquido scuro presente nello stomaco di Michael al momento dell’autopsia, liquido in cui sono stati ritrovati 0.13 milligrammi di Propofol (o 1.3, il transcript, non è chiaro). Nello stomaco è stata rinvenuta anche la Lidocaina. L’analisi delle diverse quantità di questi due farmaci rilevati nello stomaco, ha prodotto un rapporto di 12 a 1 (12 parti di Lidocaina, 1 di Propofol).
Il giudice ha accolto l’obiezione quando Flanagan ha chiesto alla criminalista se poteva trattarsi di cibo o di succo. L’avvocato ha potuto chiesto alla criminalista se era stato analizzato un qualunque contenitore di succo per il Propofol e lei ha risposto di no.
Avendo notato che sul comodino di Michael ci fosse un brick di succo, e chiedendo se sia stata fatta un’analisi per il Propofol su un qualunque contenitore di succo, la difesa potrebbe puntare al fatto che Michael ABBIA BEVUTO EGLI STESSO IL PROPOFOL.
Ultimo testimone della 5 giornata di udienza preliminare, il detective Orlando Martinez della Squadra Omicidi della Polizia di Los Angeles, uno degli investigatori a capo di questa indagine insieme ai detective Dan Myers e Scott Smith.
Martinez ha dichiarato di aver cercato di contattare Murray lo stesso 25 giugno 2009, ma senza riuscirci. Il giorno dopo è stato contattato dall’avvocato di Murray, Michael Pena, che concordò un incontro in un albergo per il giorno dopo. Il 27 giugno 2009 i detective Martinez e Smith si recarono all’appuntamento dove erano presenti l’avvocato Pena, l’avvocato Chernoff e Murray.
L’interrogatorio fu registrato. Anzitutto, i detective chiesero a Murray quando aveva incontrato Michael Jackson per la prima volta e lui rispose nel 2006, attraverso il figlio di un suo paziente. Murray curò Michael ed i suoi figli per un’influenza a Las Vegas, non come cardiologo, ma come medico generico. Martinez ha riferito che il Dottor Murray raccontò di aver ricevuto una telefonata da Michael Amir Williams con la richiesta di prendersi cura di Michael in vista del tour e che Michael Jackson voleva che fosse lui ad accompagnarlo nel suo tour londinese. Secondo Murray, dopo aver ricevuto quella prima telefonata da parte di Amir Williams, fu lo stesso Michael a contattarlo. Murray riferì alla polizia di aver curato Michael per l’insonnia per poco più di due mesi antecedenti alla sua morte, di notte e 6 giorni a settimana. Murray descrisse la sua terapia per aiutarlo a dormire: un’iniezione di 50 milligrammi di Propofol ed una flebo per tenerlo sotto controllo.
Quando il DA ha chiesto a Martinez se Murray aveva parlato di 50 milligrammi ogni notte, il detective ha risposto: “Quello era il massimo”. “Murray le disse che quella era il totale o la quantità di una dose?” “Non penso che lo evidenziò in modo specifico. Mi disse che era un dosaggio per farlo addormentare e poi parlò di una flebo specifica”.
Martinez ha detto che Murray in più di un’occasione durante l’interrogatorio fece cenno a probemi di dipendenza dai farmaci di Michael. In merito alle ultime sere, Murray disse che pensava che Michael AVESSE MATURATO UNA DIPENDENZA DAL PROPOFOL.
(Nota personale: peccato che DAL PROPOFOL NON SI PUO’ DIVENTARE DIPENDENTI!!!!!!!)
Perciò, decise di svezzarlo ricorrendo ad altri farmaci.
Nel descivere le ultime sere, Murray disse di aver somministrato il Propofol a Michael ogni singola notte per oltre due mesi.
Il tentativo di “svezzare” Michael dal Propofol da parte di Murray negli ultimi 3 giorni della sua vita fu fatto la prima notte somministrandogli un dosaggio di Propofol inferiore e altri due farmaci, il Lorazepam e il Midazolam. La seconda notte, dandogli soltanto questi ultimi due.
Quella notte del 25 giugno, Murray raccontò alla polizia di essere arrivato per primo a Carolwood, alle 12.50 am, e di essere salito in camera di Michael ad aspettarlo. Michael secondo Murray rientrò a casa circa all’una di notte, lo raggiunse nella sua stanza, si fece una doccia e si cambiò. Murray gli massaggiò sulla schiena una lozione per la pelle per il suo trattamento dermatologico.
Poi, gli diede per via orale del valium e cominciò la somministrazione intravenosa del lorazepam. Michael non riusciva a dormire e Murray gli somministrò ancora lorazepam, diazepam e poi midazolam.
Disse che Michael si lamentava del fatto che se non poteva dormire, avrebbe dovuto cancellare le prove e gli spettacoli. Disse che si sentiva pressato da Michael che continuava a lamentarsi perché nonostante Murray gli iniettasse quei farmaci alle 10 am era ancora sveglio. Michael chiese il suo “latte”, ovvero il Propofol e Murray raccontò di avergliene dato solo 25 milligrammi, quindi la metà del normale dosaggio, alle 10.40/10.50 am. Alle 11.00 Michael si addormentò e Murray disse di aver monitorato le sue condizioni finchè non si sentì tranquillo e decise quindi di allontanarsi dalla stanza perché voleva cambiarsi nel bagno. Dichiarò di essersi allontanato solamente per 2 minuti; quando tornò, si sorprese nel rendersi conto che Michael aveva smesso di respirare.
Dichiarò che la prima cosa che fece dopo essersi accorto di questo, furono delle compressioni sul petto e la respirazione bocca a bocca. Le compressioni le faceva con una sola mano, tenendo l’altra sotto la sua schiena per sostenerla: Michael era sul letto perché Murray disse che da solo non sarebbe riuscito a spostarlo sul pavimento. (Nel transcript ci sono dei numeri, probabilmente si riferiscono alla nota del DA sull’altezza di Murray, circa 2 metri, e il suo peso, circa 100 kg). Il giudice ha accolto l’obiezione della difesa sulla domanda relativa al peso di Michael. Quando fu interrogato sul perché non avesse chiamato subito il 911, rispose che non voleva interrompere il suo tentativo di prendersene cura e non disse nulla ad Amir quando lo chiamò perché avrebbe potuto interferire con le sue cure.
Poi iniettò a Michael del tomazapil (questo farmaco non esiste, è sicuramente un errore del transcript)
A quel punto, uscì sul pianerettolo e raggiunse la cuoca giù per le scale dicendole che aveva un’emergenza e di mandargli la sicurezza al piano di sopra. Alvarez raggiunse la stanza, Murray gli chiese di chiamare il 911 e poi arrivarono i paramedici.
Martinez ha poi confermato che Murray durante l’interrogatorio non parlò mai delle telefonate e dei messaggi che fece quella mattina (come risulta dai tabulati dei suoi due telefoni), non fornì mai alcuna cartella clinica di Michael Jackson per il suo trattamento a Carolwood, non richiese alcuna autopsia né firmò il suo certificato di morte.
Nel controinterrogatorio, Chernoff ha fatto notare che i detective non chiesero a Murray se lui avesse fatto altre telefonate oltre a quella riferita da lui stesso fatta ad Amir, quindi ha voluto sottolineare che il suo assistito non ha mentito, ma semplicemente i detective non gli fecero quella domanda.
Inoltre, ha ottenuto conferma da Martinez di alcune dichiarazioni di Murray in quell’interrogatorio: che Michael sapesse tutto riguardo al Propofol, che lo chiamava il suo “latte”, così come si riferiva alla lidocaina come al suo “antibruciore”, e che SPESSO CHIEDEVA A MURRAY SE POTEVA INIETTARSI IL PROPOFOL DA SOLO, MA MURRAY NON GLIELO PERMETTEVA.____________________
SESTA GIORNATA DI UDIENZA PRELIMINARE 11 GENNAIO 2011
Conrad Murray sarà processato. Il giudice Michael E. Pastor ha deciso che sussistono prove evidenti ed in quantità sufficiente da giustificare il processo contro Murray, che per il momento resta incriminato di omicidio colposo rischiando di scontare al massimo una pena di 4 anni. Il giudice ha accolto inoltre la richiesta del California Medical Board di revocare immediatamente la licenza medica di Murray in California. Murray ha ora solo 24 ore per notificare la decisione del giudice ai Medical Board del Texas e del Nevada, gli altri due Stati in cui gli è consentito di praticare.
Segue il resoconto dell’udienza di ieri che ha portato il giudice alla sua decisione.
FONTI:
http://sprocket-trials.blogspot.com/
CNN
TMZ
L’accusa chiama a testimoniare Christopher Rogers, che lavora presso l’ufficio del Coroner di Los Angeles come Direttore di medicina legale, supervisionando gli altri medici dell’ufficio e occasionalmente facendo egli stesso le autopsie.
E’ stato lui ad effettuarla sul corpo di Michael il 26 giugno 2009. L’autopsia mostrava alcune cause accidentali, ma lo stato di salute generale di Michael era eccellente. Il suo cuore era sano. Ciò che risultava erano un ingrossamento della ghiandola prostatica, LA VITILIGINE, un polipo al colon e dell’artrite alla colonna vertebrale. Aveva i polmoni infiammati e con alcune lesioni.
Era alto 175 cm per circa 61 kg di peso. Rogers ritiene che il suo BMI, indice di massa corporea, fosse 20.1, secondo il quale Michael si poteva definire normopeso, anche se si trattava di un individuo magro.
(Il range di normalità del BMI va da un minimo di 18.5 ad un massimo di 25)
Rogers non rilevò alcun trauma o malattia che potesse aver portato Michael a morire di morte naturale. Nel determinare la causa della sua morte, consultò anche la trascrizione dell’interrogatorio di Murray e i rapporti tossicologici e consultò risorse esterne. Rogers cercò anche le cartelle cliniche di Michael dei mesi precedenti alla sua morte, Murray non gli fornì nulla.
Rogers ribadisce che MICHAEL JACKSON E’ MORTO PER OMICIDIO.
L’omicidio si basa anzitutto sulle informazioni relative alla pregressa assistenza medica ricevuta da Michael che era stata inadeguata. C’erano diverse azioni che avrebbero dovuto essere intraprese e non c’era alcuna prova che fossero state fatte.
Il DA chiede a Rogers degli esempi ed il medico risponde che:
1 Un dottore NON DOVREBBE USARE IL PROPOFOL per l’insonnia
2 Quando si somministra il Propofol, E’ NECESSARIO ESSERE PREPARATI AD EVENTUALI COMPLICAZIONI. Le più comuni sono l’abbassamento della pressione sanguigna, che bisogna essere pronti a gestire, e le difficoltà di respirazione e ventilazione che è necessario essere preparati ad affrontare con l’intubazione del paziente.
Murray lasciò il Signor Jackson da solo mentre era sotto anestesia e questo non dovrebbe mai essere fatto perché è una condizione in cui il paziente DEVE avere il medico pronto ad agire velocemente nel caso insorgessero effetti indesiderati.
La causa della morte di Michael per OMICIDIO fu determinata da un’ACUTA INTOSSICAZIONE DA PROPOFOL, CON UNA CONDIZIONE DI FONDO DETERMINATA DAGLI EFFETTI DELLE BENZODIAZEPINE.
Rogers ha confermato che l’effetto combinato del propofol e delle benzodiazepine provocano una sedazione più forte di quanto non producano separatamente.
Nel controinterrogatorio, l’avvocato Flanagan ha volute precisare su cosa si basava esattamente l’assunzione di Rogers della morte di Michael come OMICIDIO.
Rogers ha ribadito che il Propofol e le benzodiazepine RISULTANO SOMMINISTRATE DA ALTRI e che secondo lui IL CASO DI MICHAEL NON SUPPORTA L’AUTOSOMMINISTRAZIONE DEL PROPOFOL. Ritiene di non aver riscontrato nulla che sia incongruente con la sua conclusione.
Flanagan ha chiesto a Rogers in che modo tracce di Propofol e Lidocaina possano arrivare nel sangue del cuore. Rogers ha specificato che nel caso di Michael deve essere stato somministrato per via endovenosa, ma Flanagan ha puntualizzato che la sua era una domanda generica. A questo punto, Rogers ha risposto che questi farmaci arrivano nel sangue o attraverso un’iniezione, un’intravenosa, oppure oralmente.
Flanagan ha poi fatto domande sulle tracce di Lorazepam rilevate, che Rogers ha confermato essere in quantità sufficienti per addormentare qualcuno, ma non per ucciderlo.
Il dottore ha confermato che dai test sul fegato, il rapporto tra Lidocaina e Propofol è di 12 a 1. Il fegato è l’organo che cattura più Propofol e lo trattiene ed è quello in cui viene metabolizzato.
L’avvocato ha interrogato anche Rogers sui contenuti gastrici, quei 70 grammi di fluido rilevati nello stomaco di Michael. Al dottore è stata chiesta una sua opinione su cosa fosse. Rogers ha detto che non poteva identificarlo, rispondendo poi alle varie opzioni presentategli dall’avvocato.
Ha affermato che è difficile distinguere quel fluido dal sangue assimilato e sì, potrebbe essere sangue; potrebbe essere succo di frutta, succo d’uva, succo di barbabietola.
Interrogato sui metodi di assunzione dei farmaci, ha detto che pensa sia possibile prendere Lidocaina per via orale, ma non lo pensa per il Propofol. Nell’eventualità che lo fosse, proposta da Flanagan, ha confermato che è uno dei modi per i quali apparirebbe nello stomaco.
Ha confermato anche che quando il Propofol viene somministrato per via endovenosa, determina una sensazione di bruciore ed è per questo che solitamente o viene combinato con la Lidocaina oppure la Lidocaina viene somministrata prima. Rogers però non ha saputo dire con precisione se anche l’assunzione di Propofol per via orale avrebbe provocato dolore. Ha detto che è possibile che il Propofol sia arrivato nello stomaco nella sua ridistribuzione, in qualunque modo sia stato somministrato. Ha specificato che nel caso di Michael, la quantità nello stomaco è così piccola che per via orale ne sarebbe stata assunta una minima quantità.
Rogers ha detto che i LIVELLI DI PROPOFOL PRESENTI NEL SANGUE DI MICHAEL ERANO MOLTO ELEVATI, in modo simile a ciò che si potrebbe riscontrare con un’ANESTESIA TOTALE.
Dopo i tentativi di Flanagan di disegnare uno scenario nel quale sia stato Michael ad assumere altro Propofol dopo che Murray gliene aveva dati 25 milligrammi, suggerendo, sul piano ipotetico, che potesse aver ingerito lui stesso Propofol, ma anche Lidocaina, alla domanda se in questo caso Rogers classificherebbe ancora la morte di Michael come un OMICIDIO, il dottore ha risposto:
“CONTINUEREI A RITENERE CHE SIA UN OMICIDIO, SULLA BASE DELL’ASSISTENZA MEDICA PRESTATA AL PAZIENTE, CONTINUEREI A CONSIDERARLA UN OMICIDIO ANCHE SE NON FOSSE STATO IL DOTTORE A DARGLI ALTRO PROPOFOL. BASTA GIA’ IL FATTO CHE CI FOSSE DEL PROPOFOL LI’. PRIMA DI TUTTO QUELLO NON ERA UN CONTESTO ACCETTABILE PER SOMMINISTRARE PROPOFOL E IL DOTTORE NON ERA PREPARATO A CONTRASTARE I POSSIBILI EFFETTI. ”
Il testimone successivo è stato Richard Lewis Ruffalo, un anestesista ed un farmacologo clinico al quale è stata chiesta chiesta una consulenza sulla morte di Michael.Quando ha ricevuto tutto il materiale disponibile per analizzare il caso, è stato omesso il rapporto dell’anestesista dell’Ufficio del Coronor per evitare che le sue conclusioni potessero essere influenzate.
Per quanto riguarda i livelli di Propofol, il suo rapporto si basa sulle informazioni dell’UCLA. E’ importante sottolinearlo perché Ruffalo ha specificato che essendo stato inserito un grosso quantitativo di fluido nel corpo di Michael è probabile che il livelli di Propofol siano risultati più bassi rispetto a quelli che erano presenti a quando i paramedici avevano cominciato la rianimazione. Inolte, quando il sangue viene prelevato e messo in una fiala, il Propofol tende a degradare nel tempo.
Walgren gli ha chiesto di spiegare la ridistribuzione postmortem dei farmaci e Ruffalo ha detto che significa che i farmaci posso cambiare la loro distribuzione nel corpo di un cadavere in relazione ad alcuni fattori, ad esempio per come è stato immagazzinato il sangue, la sua temperatura e questioni relative alla decomposizione.
Nel sangue di Michael è stato rilevata una significativa quantità di Lorazepam che rispetto al Propofol degradano con meno faciltà, anche se secondo Ruffalo anche i sedativi erano dal 5 al 30% in meno di quanto erano antemortem.
Ruffalo pensa che le quantità di benzodiazepine riscontrate nel sangue riflettano una somministrazione di dosaggio SUPERIORE rispetto alle dichiarazioni di Murray.
Walgren gli ha chiesto se un pulsossimetro (strumento per la rilevazione dell’ossigeno nel sangue) è sufficiente per rilevare che il paziente abbia smesso di respirare e Ruffalo ha risposto di no. Ha specificato che i farmaci possono condizionare il battito del cuore, l’ossigenazione e tutti quegli elementi che DEVONO essere necessariamente monitorati. Quando poi si ha una combinazione di Propofol e benzodiazepine, il monitoraggio deve essere il più completo possibile ed è necessario conoscere tutte le procedure di rianimazione, essere esperti nel supporto per un arresto cardiaco, essere equipaggiati per intubare la trachea e con il defibrillatore.
Al termine delle due testimonianze, la difesa e l’accusa hanno reso le loro dichiarazioni di chiusura. La difesa ha cercato di sottolineare che il tempo esatto in cui è morto Michael non era emerso in aula di tribunale, quindi se non si è stabilito quando è morto, con precisione non con approssimazione, non si può nemmeno stabilire chi sia coinvolto nella sua morte. Ha cercato di screditare i testimoni nelle loro competenze, ad esempio dicendo che sull’equipaggiamento per l’assistenza medica, definita inadeguata, non era stato interrogato un cardiologo, ma un anestesista. In merito ai dosaggi di Propofol, ha detto che era impossibile che fosse stato Murray a somministrare a Michael quantità superiori ai 25 milligrammi, questo sarebbe dovuto avvenire dopo la sua iniezione delle 10:40, ma i tabulati telefonici dimostrano che Murray tra le 11.00 e le 12.00 era al telefono.
Riguardo all’inadeguatezza di effettuare il CPR, l’avvocato ha sostenuto che Murray non dovrebbe essere accusato perché non è stato capace di riportarlo in vita.
Inoltre, ha ricordato che tutti i testimoni hanno affermato che il Propofol non poteva permettere a Michael di dormire per un lasso di tempo lungo ed il fatto che dicesse di averne bisogno per dormire era un modo per non ammettere che avesse bisogno di qualcosa per placare l’adrenalina del palco.
L’accusa ha aperto la sua dichiarazione dicendo che quello NON ERA IL MOMENTO PER MICHAEL JACKSON DI MORIRE e che I SUOI BAMBINI SONO SENZA UN PADRE SOLO PER COLPA DELLA TOTALE NEGLIGENZA DI MURRAY.
MICHAEL JACKSON E’ MORTO PER MANO DI MURRAY.
TUTTI I FARMACI CITATI SUL RAPPORTO FURONO FORNITI DA MURRAY.
Ricorda l’occultamento delle prove da parte di Murray testimoniate da Alvarez ed il tentativo di tornare a casa di Michael Jackson dopo il trasporto in ospedale secondo quanto disse lui per recuperare una crema, ma secondo l’accusa per inquinare le prove restanti.
Ricorda che i paramedici hanno testimoniato l’omissione di Murray di tutti i farmaci somministrati a Michael Jackson, omissione che rivela una coscienza di consapevolezza.
Ricorda che nemmeno ai medici dell’UCLA disse nulla, perché era consapevole di quello che aveva fatto e stava cercando di nasconderlo.
Ricorda la dichiarazione del Coroner, E’ UN OMICIDIO, anche nell’eventualità che Michael Jackson si sia autosomministrato il farmaco.
Ricorda l’evidente negligenza e deviazione dalle normali procedure di assistenza medica evidenziate dalla testimonianza del Dottor Ruffalo.
Fa notare che secondo lo stesso interrogatorio di Murray, soffermanodosi sulla sequenza temporale degli eventi di quella mattina, la chiamata al 911 è successiva all’iniezione di Propofol di oltre 60 minuti. Il fatto che abbia conferito con la polizia ben 2 giorni dopo la morte di Michael gli diede tutto il tempo per pensare a cosa raccontare.
Secondo la sequenza temporale fornita da lui, Murray ha lasciato che Michael Jackson non respirasse più per oltre un’ora.
Oppure, è possibile che Murray stia mentendo sulla sequenza temporale.
Terza opzione, è che Murray sia talmente incompetente e sconsiderato da non sapere cosa gli avesse dato e quando.
Tragicamente, tutto questo ha portato alla morte di Michael, sulla base di un omicidio colposo.
Murray ha perso tempo nel chiamare la sicurezza. Se avesse chiamato subito il 911, non avrebbe avuto il tempo di coprire le prove.
Il propofol non è indicato per dormire, è un anestetico.
Murray è stato incapace di monitorare il paziente e di fornirgli un’assistenza cardiaca adeguata.
A CAUSA DELLE AZIONI DI MURRAY MICHAEL JACKSON NON E’ PIU’ QUI, NON PERCHE’ FOSSE IL SUO MOMENTO DI MORIRE.
Amen.
Il giudice ha ordinato il rinvio a giudizio di Murray. Il processo per omicidio colposo comincerà il prossimo 25 gennaio 2011 alle 08.30 PST (ore 17.30 in Italua)..